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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024
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 UNA DOMENICA   Il sole stava tramontando quando finalmente varcammo la soglia di casa, e la stanchezza mi avvolgeva come una pesante coperta. "Ragazzi, andate subito a lavarvi le mani," dissi ai miei figli, Luca e Sofia, mentre si trascinavano all'interno. "Io preparo qualcosa di veloce per cena." Mi diressi verso la cucina, sentendo le gambe pesanti dopo il lungo viaggio. Fu allora che notai mio marito, Marco, che si lasciava cadere pesantemente sul divano. "Laura," mormorò, la voce roca. "Non mi sento granché. Credo di avere un po' di febbre." Mi voltai a guardarlo, notando il suo volto pallido e gli occhi lucidi. Un brivido mi percorse la schiena, ma lo attribuii alla stanchezza. "Vuoi un'aspirina?" chiesi, già pensando a dove avessi riposto la scatola dei medicinali. Marco scosse debolmente la testa. "No, mangio qualcosa e vado a letto. Passerà." La cena fu un affare rapido e silenzioso. I bambini sbadigliavan